LA SOCIETÀ
La Società Italiana di Psicoanalisi e Psicoterapia Sándor Ferenczi (SIPeP-SF) è membro dell’International Sándor Ferenczi Network (ISFN) che è nata da 25 anni di incontri, scambi e discussioni tra un gruppo di persone che hanno trovato profonda ispirazione nell’opera di Sándor Ferenczi.
Sándor Ferenczi è stato non solo il più stretto collaboratore di Freud ma anche il precursore delle tendenze più innovative della psicoanalisi contemporanea. La sua opera integra e corregge quella di Freud, fornendo quella continuità che permette di affermare la psicoanalisi come unica al di là della sua lacerazione in molteplici correnti.
Richiamandosi a tale eredità, la Società Italiana di Psicoanalisi e psicoterapia Sándor Ferenczi promuove:
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un rinnovamento continuo della psicoanalisi, in cui il genuino interesse nell'inconscio si combina con il rifiuto di ogni forma di conformismo o dogmatismo scientifico e di trasmissione dottrinale autoritaria;
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il superamento della contrapposizione tra visione scientifica e umanistica e delle divisioni convenzionali tra discipline, dell’apertura verso l'intersoggettività e della sensibilità per i temi esistenziali;
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il riconoscimento dell'importanza del mal accoglimento alla nascita e delle cesure esistenziali pre- e post-natali quale punto di origine della sofferenza psichica;
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il costante approfondimento del ruolo centrale del trauma tra le cause del dolore psichico e delle sue radici inconsce;
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l’atteggiamento di rispetto e cura per il paziente traumatizzato, insieme alla ricerca di ogni tipo, situazione, trasmissione del trauma psichico;
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il rifiuto del mito che l’analisi sia una interazione tra una persona malata e una persona sana e del riconoscimento del valore della reciprocità;
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l’idea della psicoanalisi come testimonianza della sofferenza e del dolore del paziente e di una verità cancellata che può essere ritrovata e ricostruita solo in presenza e con l’aiuto di un altro da sé “benevolente”;
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la consapevolezza che la società, le sue distorsioni, ingiustizie e ineguaglianze, producono le condizioni in cui il dolore psichico si alimenta, si diffonde e si trasmette;
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la visione della vocazione della comunità psicoanalitica come di un comunità di testimonianza mossa dalla necessità etica di dare voce alla memoria e di ripristinare la verità sia nell'individuo che nella società.