top of page
REGOLAMENTO

Art. 1 L’Istituto di Training

L’Istituto di Training è composto dagli Analisti con Funzione di Training (AFT) della SIPeP-SF in carica. Sovraintende alla formazione psicoanalitica dei soci attenendosi a principi riconosciuti dalla comunità internazionale, e in particolare alla riformulazione della psicoanalisi ad opera di Ferenczi e ai suoi sviluppi contemporanei. Opera attraverso una Commissione (CIT).

 

Art. 2 La Commissione dell’Istituto di Training

La Commissione (CIT) è presieduta dal Segretario del Training e si riunisce almeno due volte l’anno. Essa: 

  • Elegge il Segretario dell’Istituto di Training con un mandato di 4 anni rinnovabile.

  • Redige il Regolamento che norma il Training e il conferimento delle qualifica di Analista Ordinario (AO) e Analista con Funzioni di Training (AFT).

  • Conferisce tali qualifiche.

  • Definisce ogni anno il programma di corsi e seminari per  a) gli allievi dell’Istituto di Training; b) tutti i soci, da implementare insieme al CdA.

 

Possono far parte della Commissione (CIT) membri aggiunti e membri esterni.

Sono membri aggiunti due Analisti Ordinari (AO) della SIPeP-SF di cui uno eletto dalla CIT e l’altro dal CdA, entrambi con mandato di 4 anni rinnovabile.

Possono inoltre essere invitati a partecipare a compiti specifici della CIT, senza diritto di voto, membri esterni, ossia psicoanalisti con funzione di training appartenenti ad altre società psicoanalitiche, che hanno chiara fama e orientamento ferencziano. Essi ricevono un mandato limitato e rinnovabile a espletare le funzioni di training (supervisione individuale e di gruppo, seminari) per conto e in accordo con l’Istituto di Training della SIPeP-SF.

 

Art. 3 Ammissione al Training 

Per essere ammessi al training bisogna:  

  • Essere psicologi o medici iscritti ai rispettivi ordini professionali ed essere abilitati all’esercizio della psicoterapia.  

  • Essere soci SIPeP-SF.

  • Aver avuto l’esperienza di un’analisi individuale di almeno 300 ore (sedute di almeno 45 minuti e di durata non variabile) con uno psicoanalista o uno psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico compatibile con l’impostazione teorico-clinica della SIPeP-SF. Esperienze di psicoanalisi e/o di psicoterapia di gruppo possono integrare, ma non sostituire, l’esperienza dell’analisi individuale. In casi particolari un candidato può chiedere di essere iscritto al training anche se il monte ore di analisi individuale per accedere al training (ore 300) è inferiore a quello richiesto.

  • Compilare la domanda di iscrizione al training, in cui può essere chiesto il riconoscimento di percorsi formativi precedenti (esperienze di supervisione individuale; esperienze di supervisione di gruppo; partecipazione a eventi e corsi formativi particolarmente rilevanti).

  • Sostenere un colloquio conoscitivo con il Segretario del Training o con un suo rappresentante. 

 

Art. 4 Il Training
Il percorso formativo comprende:

1) Analisi personale – Completamento del pregresso percorso di analisi individuale per un monte ore totale di 500 ore circa, con un analista scelto dal candidato.

2) Supervisione individuale – La supervisione individuale ha cadenza quindicinale per un totale di 20 ore l’anno, per la durata di quattro anni, preferibilmente in presenza e continuativi. Deve comprendere esperienze con almeno 2 supervisori. I casi supervisionati devono essere almeno 4.

3) Supervisione di gruppo – La supervisione di gruppo, della durata di due ore a sessione, ha cadenza quindicinale per un totale di 40 ore l’anno, per quattro anni, preferibilmente in presenza e continuativi.   

4) Intervisione – Rientra nello spirito societario quello di promuovere, con il tempo, esperienze cliniche che i candidati possano praticare e autovalutare con sufficienti gradi di autonomia e reciprocità di giudizio. A questo scopo è incoraggiata la formazione di gruppi paritetici di “intervisione” che possano subentrare con la necessaria gradualità alla supervisione in gruppo sostenuta da un collega più esperto. È auspicabile che gruppi d’intervisione, in tal modo o altrimenti costituiti, continuino a lavorare a lungo anche successivamente alla fine del training. 

5) Partecipazione a eventi e corsi formativi quali:

  • corsi organizzati dall’IT per gli allievi in training;

  • seminari organizzati dall’IT per i soci SIPeP-SF;

  • l’annuale Giornata di studio per i soci organizzata dalla SIPeP-SF;

  • seminari, webinars e congressi aperti ai non soci organizzati dalla SIPeP-SF;

  • seminari, webinars e congressi internazionali organizzati dall’International Sándor Ferenczi Network, di cui la SIPeP-SF è membro.

6) Durata – Il percorso formativo è disegnato sull’arco di 4 anni, ma la sua durata è flessibile per potersi adattare sia ai tempi che ai percorsi individuali di ogni singolo allievo. La durata può pertanto essere ridotta qualora esperienze precedenti siano riconosciute (vedasi art. 6 punto 1) valide ai fini del training al momento dell’ammissione, o può prolungarsi nel tempo fino a quando il candidato non abbia completato il curriculum formativo previsto.

7) Sospensione – L’allievo può sospendere transitoriamente tutte le attività di training per un massimo di due anni. In casi particolari e motivati l’allievo può richiedere un periodo di sospensione più lungo. Trascorso tale periodo l’iscrizione al training decade.

 

Art. 5 Conclusione del Training

Il training si conclude con una prova finale basata sulla presentazione e discussione di uno scritto clinico.

Per essere ammessi alla prova finale i candidati devono fare domanda alla CIT, allegando:

-- un CV professionale aggiornato, comprensivo di pubblicazioni. 

-- un Resoconto del percorso formativo psicoanalitico svolto, così articolato:

1) attività formative svolte nell’ambito del training SIPeP-SF

a) supervisioni individuali e di gruppo, intervisioni (specificare date e ore);

b) corsi, seminari, giornate di studio e congressi organizzati dalla SIPeP-SF;

2) attività formative svolte al di fuori del training SIPeP-SF, che il candidato ritiene significative per la qualifica di analista ordinario.

-- gli attestati dell’analisi individuale e delle supervisioni individuali e di gruppo;

-- un testo scritto compreso tra 5000 e 7500 parole su un caso clinico che è stato seguito in supervisione da un AFT della SIPeP-SF o, in casi previamente concordati, da un membro esterno dell’IT. Il testo deve contenere informazioni sul setting e sulla durata dell’analisi, momenti significativi del processo terapeutico, indicazioni sull’esperienza emotiva vissuta da parte dell’analista e sul controtransfert, e elementi di elaborazione teorica, in modo da consentire alla commissione di esame di valutare l’acquisizione da parte del candidato di una competenza come psicoanalista ferenczianamente orientato.  

 

Le domande pervenute sono esaminate due volte l’anno. Le date utili per consegnare le domande sono il 21 marzo e il 23 settembre. Il CIT risponde entro tre mesi.

Il candidato non è ammesso alla prova finale a) nel caso di evidenti lacune nel percorso formativo richiesto; b) nel caso in cui lo scritto clinico sia giudicato non emendabile. Se lo scritto clinico presenta punti oscuri o critici emendabili il candidato è ammesso con riserva. In tal caso al candidato viene richiesta una revisione circostanziata del testo. In ogni caso i motivi della non ammissione o della richiesta di revisione devono essere dettagliati per iscritto.

Il candidato ammesso deve sostenere una prova orale alla presenza di una Commissione decisa dalla CIT, in cui possono essere invitati membri esterni, qualora essi abbiano avuto un ruolo nella formazione del candidato. Gli eventuali costi sono a carico del candidato.

​Se la prova finale è valutata positivamente dalla Commissione, il candidato è iscritto nel Registro Ufficiale della SIPeP-SF come Analista Ordinario

 

Art. 6 Analista Ordinario

L’Istituto di Training riconosce la qualifica di Analista Ordinario (AO) a:

1) chi ha concluso il training SIPeSP-SF e superato la prova finale;

2) al socio che al momento della domanda di affiliazione alla SIPeSP-SF ha già acquisito il titolo di psicoanalista (ordinario o associato) in una società psicoanalitica riconosciuta e compatibile con l’indirizzo ferencziano;

3) infine, nel caso di una lunga carriera professionale, al socio che abbia ricevuto una formazione non istituzionale ma congruente con gli standard dell’IT, e vanti vari anni di esperienza come analista e altri titoli di merito che possono essere valutati come adeguati dalla CIT.

 

Art. 7 Analista con Funzione di Training

L’Analista Ordinario può acquisire funzioni di Training dopo almeno quattro anni dalla sua nomina. Per ottenere le funzioni di Training l’aspirante deve farne domanda al CIT e sostenere un esame.

La domanda per ottenere le funzioni di training deve essere corredata dai seguenti documenti:
a) Una breve relazione professionale di 2/3000 parole che mostri l’ampiezza del lavoro analitico corredata da annotazioni sui casi trattati e su almeno tre di analisi concluse. Possono essere aggiunte annotazioni su esperienze “difficili” (analisi infantili, degli adolescenti, di patologie gravi, ecc.) e richiamate esperienze di supervisione e didattiche.

b) Un curriculum sulla produzione scientifica psicoanalitica, corredato, a discrezione dell’aspirante, da uno o più lavori individuali scelti dall’aspirante stesso tra quelli che ritiene più rappresentativi della specificità psicoanalitica.

c) Uno scritto clinico inedito o pubblicato su cui verterà la discussione in sede di esame. Esso deve mostrare la capacità di immergersi nell’esperienza soggettiva del paziente e di tollerare il peso degli aspetti più traumatici, sapendo al tempo stesso mantenere un confine e un senso di separatezza, e comunque riconoscere gli elementi controtransferali della propria partecipazione e comunicare, nei modi e tempi opportuni, la propria esperienza soggettiva; questo lavoro clinico, inoltre, deve mostrare la capacità di elaborare il materiale clinico attraverso strumenti concettuali psicoanalitici (l’inconscio e le sue manifestazioni, il continuum transfert-controtransfert, la partecipazione affettiva alla soggettività dell’altro).

d) Una dichiarazione di impegno ad assolvere agli obblighi di supervisore e didattici da ciò derivanti, compresa la partecipazione a giornate di studi e inoltre la disponibilità ad assolvere incombenze amministrative della SIPeSP-SF.

 

La Commissione che valuta la domanda è formata esclusivamente dagli Analisti con Funzione di Training della SIPeSP-SF. La domanda è valutata tenendo conto della:

  1. ampiezza del lavoro clinico svolto;

  2. profondità, partecipazione e capacità di elaborazione personale nella situazione analitica;

  3. esperienze di supervisione e didattiche svolte;

  4. produzione scientifica;

  5. congruità con l’orientamento ferencziano;

  6. partecipazione attiva nella vita della SIPeSP-SF

La domanda in corso può essere ritirata e ripresentata in seguito.

La Commissione decide a maggioranza semplice, formula e motiva il proprio giudizio per iscritto e notifica l’esito al CdA.

L’aspirante che non ha ottenuto l’idoneità alla Funzione di Training può ripresentarsi non prima di due anni e per una sola volta.

 

Art. 8 Esercizio, Revoca e Rinnovo delle funzioni di Training

Gli Analisti con Funzione di Training rimangono in carica per sette anni, durante i quali sono tenuti all’espletamento delle funzioni loro richieste per Statuto e Regolamento. In base a giustificati motivi, l’Analista con Funzione di Training può richiedere una sospensione della funzione per un periodo di tempo concordato.

In caso di reiterata e ingiustificata inadempienza, la funzione di training può essere revocata su parere unanime della Commissione allargata agli Analisti Ordinari aggiunti.

Alla fine del suo mandato l’AFT può chiederne il rinnovo alla Commissione allargata agli Analisti Ordinari aggiunti, che in tal caso decide a maggioranza qualificata.

regolamento_edited.jpg

Società Italiana di Psicoanalisi e Psicoterapia Sándor Ferenczi - SIPeP-SF

A.P.S. - E.T.S.

Via Lungo l'Affrico 82  -  50137 Firenze

C.F. 94265920481

Privacy

bottom of page